Responsabile Servizi di Oftalmologia Generale Ospedale San Raffaele
Professore a Contratto Università Vita e Salute San Raffaele
La presbiopia è un processo
naturale, si manifesta a causa del progressivo irrigidimento del
cristallino che non ci permette più di vedere nitidamente a tutte le
distanze.
La presbiopia non è una malattia, ma un processo naturale che porta
molte persone ad avere difficoltà nella visione di ciò che stanno
facendo per vicino, intendendo per vicino la distanza da 25 a 40 cm.
Tale fenomeno si manifesta a causa del progressivo irrigidimento del
cristallino che non riesce più a modificare la propria forma per
consentirci di vedere nitidamente a tutte le distanze. Questa situazione
inizia a manifestarsi generalmente dopo i 40 anni, per progredire, fino
alla totale perdita di elasticità in modo progressivo nel corso degli
anni.
Ci sono persone a cui non è indicato l’uso di occhiali con lenti progressive?
Se nelle fasi iniziali tutti hanno sperimentato l’escamotage di
allontanare ciò che stanno leggendo o di allontanarsi dallo specchio per
meglio vedere tutti i particolari della propria immagine, con il
passare degli anni si rendono conto che è d’obbligo trovare una
soluzione al problema.
Questa soluzione è l’uso di un mezzo compensativo, quale
l’occhiale, che sia in grado appunto di “compensare” ciò che il
cristallino non è più in grado di dare.
Certo, le situazioni non sono le stesse per ogni soggetto, in quanto
l’insorgere della presbiopia può accompagnarsi a problemi visivi già
preesistenti, come, ad esempio, la difficoltà della visione per lontano.
Nell’uno o nell’altro caso, la moderna tecnologia ottica mette a
disposizione soluzioni che, oltre a risolvere il problema tecnico, sono
esteticamente piacevoli.
In alternativa all’utilizzo di più occhiali per vedere bene alle
diverse distanze è consigliabile l’utilizzo di occhiali con lenti
progressive, che permettono di risolvere il problema della visione per
qualsiasi attività (lettura, lavoro d’ufficio, bricolage ecc.). Queste
lenti hanno il vantaggio di permettere una visione nitida per lontano,
intermedio, vicino.
La possibilità di abbinare su queste lenti vari tipi di trattamento,
come l’antiriflesso, l’antigraffio, l’antiappannante, protezione UV e
luce blu, unitamente alla leggerezza dei materiali di ultima
generazione, ci permetteranno di vivere con serenità la presbiopia.
È inoltre possibile alternare l’uso di occhiale progressivo con lenti a contatto progressive.
Risulta evidente che nell’immensa varietà di soluzioni ottiche non è
possibile prescindere dalla necessità di rivolgersi a un ottico
qualificato, in seguito ad un controllo oculistico che possa evidenziare
eventuali patologie presenti.
Indipendentemente dal difetto visivo per lontano, il soggetto affetto da presbiopia non riuscirà a mettere a fuoco gli oggetti posti nel vicino, ad esempio durante la lettura o l’uso dei device tecnologici, cercando di compensare tale disturbo allontanandoli.
No. Trattandosi di un processo legato all’età,
è caratterizzato da una continua progressione compensabile con lenti di
circa 1 diottria attorno ai 40 anni per arrivare fino a 2,50 diottrie
al compimento del 60esimo anno di età, periodo oltre il quale il difetto
si stabilizza in assenza di patologie oculari.
Non c’è dubbio che oggi le lenti progressive possono essere consigliate a tutti i presbiti e per tutti i difetti visivi.
I problemi di adattamento che potevano insorgere in passato, su
specifiche patologie oculari, sono stati oggi superati con l’utilizzo di
lenti progressive a geometria personalizzata.
Il primo sistema correttivo
della presbiopia è l’occhiale con lenti di qualità certificate.
sistemate in montature a tutto campo o anche in quelle a semi luna, che
vanno però calzate un po’ più avanti sul dorso del nostro naso. La
nascita delle lenti progressive su misura (Free Form) e le continue
evoluzioni tecnologiche permettono la realizzazione di occhiali che
consentono una visione nitida ad ogni distanza con un solo occhiale. Questa soluzione garantisce campi di visione ampi, nitidi e molto più
estesi a tutte le distanze. Le lenti Free Form si presentano come mezzo
compensativo ad alta tecnologia che solo l’ottico può fornire.
Sì. Anzi l’evoluzione della cataratta può influire sul valore ottico della correzione. Inoltre, esistono dei cristallini artificiali che correggono ormai
abbastanza bene sia il fuoco della presbiopia che quello per le distanze
intermedie, oggi rappresentate fondamentalmente dall’uso dei computer.
No, con le lenti progressive di ultima tecnologia sono stati eliminati quasi totalmente tutti i fastidiosi problemi di adattamento rispetto alle lenti di prima generazione.
L’età del paziente e il
manifestarsi di continui disagi nella applicazione da vicino, cioè
leggere un giornale, guardare il telefonino, cucire, eseguire un hobby
tipo bricolage, portano con grande facilità alla diagnosi che comunque
va considerata come evento fisiologico e quindi naturale.
In tutte le attività di applicazione per vicino,
adoperando una buona fonte di illuminazione ma, soprattutto, riportando
negli occhiali da presbite eventuali difetti come l’astigmatismo che
miglioreranno ulteriormente la qualità della immagine, eliminando la
sensazione di affaticamento funzionale.
L’occhiale progressivo
risponde alle necessità di visione simultanea (intermedio, vicino e
lontano), che dopo i 40 anni diventa sempre più rilevante sia nel mondo
del lavoro sia in alcuni ambiti sportivi. Oltre a una elevata tecnologia
che le contraddistingue, diverse geometrie di lenti sono dotate di
sistemi di protezione dagli UV e dalla luce blu nociva.
L’occhiale premontato presenta molteplici limiti:
– ha una sola focale (vicino);
–
non è adeguato se il portatore ha difetti visivi differenti nei due
occhi: il premontato offre infatti la medesima gradazione sui due occhi;
–
dispone di una distanza interpupillare standard: in molti casi quindi
si sopporta male, perché ogni portatore ha una propria distanza
interpupillare.